L'acero
L’acero è un albero tipico in Italia a eccezione della Sardegna. È una specie comune nella fascia montana, diffusa tra 500 e 1500 m di quota, con eccezionali presenze in pianura e a 1900 m. L’albero può arrivare a un’altezza di 30 m, con chioma abbastanza densa, verde scura. Il tronco è diritto ed è rivestito da una scorza sottile, grigiastra, inizialmente liscia quindi più o meno screpolata e fessurata in placche irregolari. I rami di 2-3 anni sono rossastri con lenticelle longitudinali, mentre quelli dell'anno sono verdi e glabri. Le foglie decidue, opposte, con picciolo di 6-15 cm, hanno lamina palmata a 3-5 lobi, lunga fino a 15 cm, con apici acuti e margini denticolati. La foglia nella parte superiore è verde scura, opaca, segnata da un evidente reticolo di nervi secondari; nella parte inferiore è più chiara e appare azzurrina per una caratteristica glaucescenza. Da notare che a quote superiori ai 1500 metri, le foglie si presentano spesso arrossate. I fiori, sono riuniti in dense e strette pannocchie pendule. L'impollinazione è anemofila, occasionalmente entomofila. Il frutto è una disamara lunga fino a 5 cm, con le due metà dotate di un seme globoso, quasi sferico e di un’ala venosa, un po’ arcuata con divergenza prossima ai 90°. Istruzioni per l’uso: di colore chiaro, l’acero è uno dei migliori legni ed è impiegato non solo per la carpenteria ma anche per fabbricare cucine, giocattoli, strumenti musicali. Inoltre è un albero da parchi, giardini e viali ombreggiati. Da tempi immemori è impiegato nell’abbellimento delle zone abitate dall’uomo.
Si tratta di alberi e arbusti di altezza da 1 a 30 m; generalmente le foglie decidue hanno 5 lobi, in alcune specie sono in numero maggiore come l'A. circinatum che ne ha 7 o 9, o minore come l'A. monspessulanum che ne ha solo 3.
L'acero cresce nelle zone montane e submontane e nei cedui misti, nelle zone fitoclimatiche del Lauretum, Castanetum e Fagetum (0-1500 metri).
Le varietà coltivate come piante ornamentali, per l'elegante portamento e il fogliame variegato e vivamente colorato, nei giardini e nei viali sono l'A. negundo con foglie imparipennate e l'A. japonicum; mentre per la coltivazione in vaso su terrazzi sono da preferire le varietà e gli ibridi a sviluppo limitato dell'A. japonicum e dell'A. palmatum con foglie palmate più o meno profondamente incise dal colore giallo o rosso. A. saccharum ed A. nigrum sono coltivati in Canada ed in parti degli Stati Uniti per la produzione dello sciroppo d'acero.
Altre specie di Acer vengono utilizzate nell'Arboricoltura da legno e in Silvicoltura per la produzione di legname, comprendendo specie spontanee o esotiche, ricordiamo: l'A. campestre, l'A. monspessulanum, l'A. opalus, l'A. pseudoplatanus, l'A. platanoides. Le specie adatte alla formazione di Bonsai sono l'Acero tridente (A. burgerianum) e l'Acero giapponese (A. palmatum).
Le specie ornamentali sonno generalmente molto delicate, esigono ambienti non troppo secchi posizione riparata dai raggi solari estivi e dai venti dominanti, resistono bene alle gelate, richiedono terriccio fresco ben drenato, fertile non calcareo. La moltiplicazione avviene per talea o per innesto su soggetti ottenuti dalla semina.